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    Due catene da orologio (Collana di Ganimede, Collana di Perseo); Due bracciali (Collana di Patroclo, Catenella del sacrificatore)

    Data: Gemme: età romana e moderna; montature: prima metà del XIX secolo
    Tecnica/Materiale: Oro rosso, pietre dure, paste vitree
    Dimensioni: varie
    Provenienza: Adria (Rovigo), Collezione Bocchi
    Collocazione: Adria (Rovigo), Museo Archeologico Nazionale
    Edizione: Restituzioni 2006
    Autore scheda in catalogo: Simonetta Bonomi
    Restauro: Ar.Co.
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

    Da ultimo restano da descrivere le gemme che concentrano in uno spazio ristretto tutta la maestà della natura che in nessuna parte appare più meravigliosa. Si attribuisce alla varietà, ai colori, alla materia, all’eleganza delle pietre preziose tanto valore da non ritenere lecito inciderle (eppure questo è l’uso specifico della gemme). Esse sono al di fuori di ogni valutazione di prezzo in termini umani, ed agli occhi dei più per una comprensione somma ed assoluta della natura è sufficiente la contemplazione di una sola gemma. (Plinio il Vecchio, Historia Naturalis)

    Scheda breve

    I quattro monili presentano montature in oro rosso, composte da cornici ovali in cui sono incastonate gemme di colore giallo, arancio, rosso, viola, nero: corniole in prevalenza, niccoli, diaspri, calcedoni, un’ametista, un’onice, un’agata, paste vitree.

    I soggetti intagliati sulle pietre sono dei più vari. Nelle dodici gemme della Collana di Ganimede sono raffigurati un erote, Venere, Giove, un ritratto maschile, Ganimede, Mercurio, una cornucopia e un’aquila, Eros alla guida di una quadriga, un kalathos (cesto con spighe) affiancato da un delfino e da uno scudo e un elmo, Atlante, lo stemma di Adria, un animale fantastico metà leone e metà uccello. La Collanadi Perseo presenta sette gemme su cui sono incisi un erote con due uccelli, una figura femminile, una scena campestre con Dioniso, un busto maschile, Perseo e Medusa, una dea (forse Artemide) con due quadrupedi, una scena campestre con satiro; la collana termina con un’agata fusiforme nella quale è inserita la chiave per caricare l’orologio. Nelle cinque gemme della Collana di Patroclo sono rappresentati tre guerrieri (Menelao ferito sorretto da Agamennone e Macaone, o la scena della morte di Patroclo), un guerriero a cavallo, un topo alla guida di un carro trainato da due galli, una scena campestre, un anziano su un aratro. La Catenelladel sacrificatore è composta da dieci gemme, raffiguranti una maschera, uno stemma nobiliare, una figura femminile, un cane, Giove, una oinochoe (brocca), una cornucopia, un’aquila, una Vittoria, una figura di sacrificante presso un altare.

     

     

    Tra il Settecento e l’inizio dell’Ottocento diversi membri di una nobile famiglia di Adria, i Bocchi, raccolsero con cura i reperti che il sottosuolo della loro città restituiva. Appartenevano alla loro collezione anche i gioielli che qui si presentano: si tratta di quattro pezzi molto particolari, in cui antico e moderno si mescolano con grazia.

    Le montature, in sobrio stile neoclassico, risalgono alla prima metà dell’Ottocento. La Collanadi Ganimede e la Catenelladel sacrificatore, dalla fattura più semplice, provengono probabilmente da una bottega adriese, mentre la Collanadi Perseo e quella di Patroclo, che mostrano una lavorazione più raffinata, si attribuiscono a una bottega di Venezia. Le gemme incastonate sono sia antiche (d’epoca romana, situate per la maggior parte tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.) che moderne. La qualità dell’intaglio varia: a volte morbido, altre duro e spigoloso; ora fine e ricco di minuti particolari, ora più approssimativo; in altri casi, impressionistico e chiaroscurato. Degna di menzione è la raffigurazione di Perseo nella collana omonima: è un piccolo capolavoro della glittica, probabilmente riconducibile allo stile dei Pichler, celebri intagliatori viennesi del XVIII secolo.

     

     

    L’ossidazione delle montature e la polvere e lo sporco sulle superfici delle gemme avevano appannato la sobria bellezza dei monili. La pulitura è stata eseguita con lavaggi in acqua deionizzata e tensioattivo, con feltrini e con tamponcini imbevuti di ammoniaca per le macchie più tenaci; i gioielli sono stati lucidati con panno di cotone. Gli idrossidi di ferro sulla chiavetta d’orologio sono stati rimossi mediante spazzolatura a applicazione dell’inibitore di corrosione (acido tannico); è stato quindi steso un protettivo (resina acrilica). Una gemma fratturata, un anellino spezzato e un castone di chiusura con laminetta staccata sono stati riparati con adesivo cianoacrilico.

     

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
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    Prima

    Collana di Ganimede, particolare prima del restauro

    Collana di Perseo, particolare prima del restauro

    Catenella del sacrificatore, particolare prima del restauro

    Collana di Patroclo, particolare prima del restauro

    Dopo
    Visualizza più foto Visualizza meno foto
    Dopo

    Collana di Patroclo, dopo il restauro

    Collana di Patroclo, particolare dopo il restauro

    Collana di Perseo, particolare dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Collana di Ganimede, dopo il restauro

    Collana di Perseo, dopo il restauro

    Catenella del sacrificatore dopo il restauro

    Catenella del sacrificatore, particolare dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2006

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2006

    Altre opere dell'edizione

    corredo funerario

    Gruppo di quattordici anelli e sette gemme incise

    scultura

    Altare funerario ottagonale

    scultura

    Ara funeraria con scena di banchetto

    scultura

    Blocco di cornice rettilinea

    http://www.restituzioni.com
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