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    Torna a Restituzioni 1992

    Croce processionale

    Data: Secolo XV
    Artista: Orefice veneziano
    Tecnica/Materiale: Lamina d'argento stampigliata, sbalzata e parzialmente dorata, su anima di legno
    Dimensioni: alt. 86 cm
    Collocazione: Venezia, Scuola Grande di San Rocco
    Edizione: Restituzioni 1992
    Autore scheda in catalogo: Adriana Augusti
    Restauro: Armen Roy Sarafian
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto

    Sospeso tra due stili, due culture, due visioni del mondo, cerco di congiungere il vecchio con il nuovo, ciò che è passato con ciò che ancora compiutamente deve venire.

    Scheda breve

    La croce riccamente decorata poggia su un lungo gambo che termina con due braccia ricurve su cui poggiano i santi Rocco e Sebastiano. Il nodo è invece costituito da una tipica struttura di forma architettonica con nicchie e statuine di figure maschili e femminili, con fregi e guglie. La croce è formata da un’anima di legno ricoperta da una lamina d’argento stampigliata con motivi stilizzati a forma di tralci intrecciati. Sul recto appare la figura del Cristo in croce, attorniata dai simboli dei quattro evangelisti, mentre sul verso la Madonna con Bambino attorniata da san Giovanni Battista (in alto), un martire guerriero (a destra), sant’Antonio Abate (in basso), e un santo Vescovo (a sinistra).

     

     

    Il richiamo al gotico internazionale è evidente, soprattutto nella forma del nodo di ispirazione architettonica, come già altre croci veneziane ascrivibili a maestri attivi entro il primo quindicennio del XV secolo. La resa del Cristo tuttavia (ma in realtà anche quella delle altre figure), così attenta ai dettagli naturalistici, rivela una sensibilità pienamente quattrocentesca. La convivenza di due diversi linguaggi figurativi, uno che guarda ancora allo stile tardogotico del passato, l’altro già proiettato verso le forme rinascimentali, fa pensare ad influssi dell’ambiente fiorentino di primo Quattrocento nella cultura dell’autore di questa bellissima croce. Un delicato effetto pittorico è ottenuto mediante doratura di alcune parti delle figure e delle decorazioni della croce.

     

     

    Il manufatto, data la precarietà generale delle condizioni in cui versava, non è stato smontato completamente. Il supporto ligneo è stato trattato con antitarlo e consolidato. La pulitura della croce e delle sculture è stata effettuata con paste da orafi e con solventi, ma anche con impacchi di bicarbonato di sodio e acido tartarico al 15% in acqua distillata, per rimuovere i cloruri e i solfuri della superficie. A freddo, con resine epossidiche, leggermente colorate, sono state poi reincollate le parti staccate. I chiodini in ferro sono stati sostituiti con chiodini in argento. A protezione finale è stato steso un leggero velo di Paraloid B72 sciolto in Tricloroetano, in soluzione leggera, per poter essere facilmente rimosso in occasione di eventuali restauri futuri.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Dopo
    Dopo

    Dopo il restauro, recto

    Dopo il restauro, verso

    Approfondimenti

    Restituzioni '92

    Sedici opere restaurate, a cura di Fernando Rigon, Vicenza 1992

    Relazione di restauro

    Altre opere dell'edizione

    pittura

    Il Cristo della moneta

    Bernardo Strozzi

    pittura

    San Pietro

    Giovanni Battista Langetti

    pittura

    San Paolo

    Giovanni Battista Langetti

    pittura

    Il viaggio di sant’Orsola

    Jacopo Robusti, detto il Tintoretto

    http://www.restituzioni.com
    PROGETTO CULTURA
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