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    Torna a Restituzioni 2006

    Altare funerario ottagonale

    Data: Prima metà del I secolo d.C.
    Tecnica/Materiale: Calcare di Aurisina
    Dimensioni: alt. 83,5 cm, diam. 49,5 cm
    Provenienza: Altino (Venezia), necropoli della strada di raccordo
    Collocazione: Altino (Venezia), Museo Archeologico Nazionale (AL. 21056)
    Edizione: Restituzioni 2006
    Autore scheda in catalogo: Margherita Tirelli
    Restauro: Patrizia Toson
    Ente di Tutela: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

    Ragazzi miei, qui presto preparatemi un altare di zolle rigogliose e poneteci sopra le erbe sacre gli incensi ed una coppa di vino di due anni: così grazie alla vittima che le sarà immolata la dea giungerà forse un poco più pietosa   Orazio, Ode

    Scheda breve

    L’altare ottagonale, in calcare d’Aurisina, presenta una cornice inferiore e una di coronamento, sopra la quale si staglia una ridotta porzione del disco rialzato del braciere (focus). Gli otto pannelli rettangolari del fusto sono campiti da un’esuberante decorazione vegetale: un candelabro composto da fiori e foglie fuoriuscente da un cespo; due rami ondulati adorni di foglie che si dipartono da un’anfora; un altro candelabro di fiori e foglie; un ramo sinuoso con foglie e rosette uscente da un’anfora; tre elementi vegetali sovrapposti che ricordano il motivo della ninfea; un bellissimo tralcio di vite da cui pendono pampini, grappoli e foglie; un altro candelabro che spunta da un’anfora, costituito da foglie, capsule, spighe, sulla cui sommità poggia un uccellino; infine, un tralcio a girali che si sviluppa da un cespo, ornato di fiori, su cui è appoggiato un altro uccellino. Lungo gli otto spigoli si alternano file di globetti e tirsi.

     

     

    L’altare figurato fu rinvenuto nel 1980 nella necropoli presso la città romana di Altino. Esso è rappresentativo di una tipologia peculiare di monumenti funerari: si tratta di una produzione propria delle officine altinati, documentata dallo scorcio del I secolo a.C. fino a buona parte del secolo seguente.Ciò che contraddistingue questa classe monumentale è la lussureggiante decorazione vegetale: essa riprende motivi dello stile neoattico che, ispirato ai modelli della classicità greca, era promosso dalla politica propagandistica dell’imperatore Augusto;i partiti decorativi denunciano, più precisamente, una matrice classica greco-orientale e, in particolare, pergamena.

    Gli altari appartenenti a questa classe venivano coronati da un elemento ornamentale, come poteva essere una pigna o un cespo d’acanto, e in genere andavano a costituire la copertura di un’urna-ossuario a cassetta rettangolare; in casi più rari, era l’altare a rappresentare di per se stesso l’ossuario.

     

     

    L’intervento di restauro ha riguardato innanzitutto il ripristino della base dell’altare, che si presentava lacunosa: sono stati assemblati i frammenti pertinenti, mentre il settore mancante è stato ricostruito con betoncino epossidico e malta di calce e incollato al fusto con resina epossidica. Le superfici del monumento presentavano fessurazioni ed erano coperte da fitte incrostazioni di prodotti organici, da strati di veli terrosi e da tracce di mastice che era stato impiegato in un restauro precedente. La pulitura è stata eseguita con impacchi di polpa di carta e bicarbonato di ammonio, bisturi, lavaggi nebulizzati, spazzolini, pennelli. Per la sigillatura delle linee di lesione, il riempimento delle lacune e la ricostruzione della sommità dell’altare sono state impiegate malta di calce e polvere di pietra.

     

    Redazione Restituzioni

    Le fasi del restauro

    Prima
    Prima

    Particolare prima del restauro

    Particolare prima del restauro

    Durante
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    Durante

    Particolare durante il restauro

    Durante il restauro

    Durante il restauro

    Durante il restauro

    Durante il restauro

    Dopo
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    Dopo

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Dopo il restauro

    Approfondimenti

    Restituzioni 2006

    Tesori d'arte restaurati, a cura di Carlo Bertelli, Vicenza 2006

    Altre opere dell'edizione

    oreficeria

    Due catene da orologio (Collana di Ganimede, Collana di Perseo); Due bracciali (Collana di Patroclo, Catenella del sacrificatore)

    corredo funerario

    Gruppo di quattordici anelli e sette gemme incise

    scultura

    Ara funeraria con scena di banchetto

    scultura

    Blocco di cornice rettilinea

    http://www.restituzioni.com
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